Un tunnel sotto il lago
In località Pian del Lago, tra la Montagnola Senese e Siena, nel Settecento fu scavato un tunnel lungo oltre 2 chilometri per bonificare la zona. Era questa la volontà del Granduca Leopoldo, che in tal modo allontanava dal territorio la malaria e restituiva alla vita un paesaggio meraviglioso. Un cippo leopoldino a forma di piramide fu costruito sul luogo per commemorare l’importante evento di bonifica e può esser preso tutt’oggi come punto di partenza della nostra visita.
Il tunnel si può visitare d’estate, ma solo se accompagnati da guide o personale esperto e con l’adeguata attrezzatura (stivali e torce). L’interno è suggestivo, ma claustrofobico e si possono ammirare sulle pareti le firme e le scritte degli operai che costruirono il tunnel più di tre secoli fa. L’ingresso del tunnel è nascosto dalla vegetazione e non facile da trovare.

La Montagnola Senese: lavori di bonifica del Settecento leopoldino scavarono un tunnel sotto al lago ancora visitabile; eremi e chiese furono affrescati dai maggiori artisti della scuola senese.

Come arrivare
Per raggiungere il luogo, percorrere la Provinciale Pian del Lago tra Monteriggioni e Sovicille,imboccare quindi la Strada dell’Osteriaccia che conduce a San Leonardo al Lago ed entrare nel bosco all’altezza della casa contrassegnata dal numero civico 5. Usciti dal bosco, si attraversa un campo coltivato fino al cippo leopoldino.

La Montagnola Senese
Intorno all’antico lago si trova la zona della Montagnola Senese, luogo prediletto in passato da eremiti e solitari per la sua selvaggia solitudine. Si possono visitare alcuni bei borghi: San Leonardo al Lago, per esempio, è un eremo agostiniano romanico-gotico del XII secolo, una chiesetta semplice, che conserva però dei meravigliosi affreschi di Lippo Vanni e della scuola di Lorenzetti, nonché una grande crocefissione di Giovanni di Paolo nell’antico refettorio.

Proseguendo verso Sovicille, si trova un altro splendido convento, l’eremo – pure agostiniano - di Lecceto, ancora abitato da una comunità religiosa di suore agostiniane e immerso nel folto Bosco di Lecceto. Numerose tracce di antichi affreschi si possono trovare nella struttura fortificata (spesso gli eremi servivano anche per la difesa dei cittadini che vi abitavano vicino), attribuiti addirittura ad Ambrogio Lorenzetti. L’interno fu rimaneggiato in età barocca, e ben due sono i chiostri, con scene della vita di Sant’Agostino.
Splendida la cinquecentesca Villa Petrucci a Santa Colomba, a 2 chilometri da Pian del Lago, non lontana dalla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, con un ciclo di affreschi attribuiti al Maestro della Croce di Buonconvento, affine alla scuola duccesca. La villa fu edificata da Baldassarre Peruzzi, che la portò a termine nel 1511, con tanto scalpore che Giorgio Vasari venne a vederla e la ritrasse in un disegno conservato agli Uffizi.
Su un colle sovrastante Pian del Lago, lungo la strada per Fungaia, si erge il Castello della Chiocciola, una fortezza del XIV secolo. Il nome gli deriva da una particolare scaletta elicoidale che si trova nella torre. La porta di accesso in ferro battuto è ancora quella originale. Nei sotterranei, una grotta già abitata nel Paleolitico.
Infine, lungo una strada sterrata, dalla Chiocciola si può raggiungere in breve Castagnoli, un edificio che ingloba alcune strutture medievali.