Mangiare in Maremma: dall’entroterra al mare
Territorio ampio e variegato, la Maremma non conta una sola tradizione gastronomica, ma diverse, nate nelle diverse parti della zona. Vicino al mare si potranno gustare le specialità di pesce, ma nell’entroterra si troveranno le sorprese più particolari.

L'acquacotta contiene tutta una cultura del mangiare in Maremma: parla ancora oggi di quelle massaie che, dovendo fare i conti con quel poco che c'era sapevano adattarsi con inventiva e originalità

Mangiare in Maremma: un'antica tradizione
L’antica tradizione del mangiare in Maremma è il frutto di un’esperienza secolare nel campo della cucina e dell’alimentazione che mette insieme il portato del contadino, del cacciatore, del pescatore, della massaia e di altre figure di professionisti, tutt’ora presenti sul territorio. Le numerosissime aziende agricole producono ancora oggi con lo stesso impegno di una volta prodotti raffinatissimi che vanno dalla bottarga ai salumi, dalle carni all’olio, dal miele a vini anche pregiatissimi. Basta pensare al Morellino di Scansano che è una delle pièces de resistance della cucina toscana, per non dire italiana o europea.
 

Mangiare in Maremma: i Vini
Protagonisti del mangiare in Maremma, come nel resto della cucina toscana,  sono sicuramente i vini; il sistema dei vini maremmano si organizza lungo le tre strade del vino presenti nel territorio: la strada Colli di Maremma, quella del Monteregio-Massa Marittima e quella del Montecucco. Se la prima veicola proprio il re dei vini della Toscana del sud, il Morellino, la seconda – che si estende nell’area delle Colline Metallifere – offre delicati nettari, bianchi e rossi, perfetti per gli abbinamenti con le ricette tipiche della Maremma, e la terza – la più recente delle tre – mette in tavola un vino delizioso, nato ai piedi del monte Amiata da antichi vitigni. L’offerta è assolutamente irresistibile, anche perché l’intenditore potrà gustare un calice di vino all’ombra di importanti monumenti antichi, in ambienti tra i più belli della Toscana, vale a dire del mondo.

Mangiare in Maremma: i piatti tipici
I piatti tipici che caratterizzano il Mangiare in Maremma sono numerosissimi.

Il solo nome del territorio porta subito alla memoria ricordi di grossi tortelli a base di bietola e ricotta, di pappardelle condite con sugo di cinghiale, di primi e secondi a base di selvaggina, di zuppe contadine dalla storia lunga di secoli. Ma la palma di regina della cucina maremmana va alla ben nota zuppa acquacotta, celebrata nel territorio da sagre e festival.

Mangiare in Maremma: il piatto tipico per eccellenza l’Acquacotta

L'acquacotta contiene tutta una cultura del mangiare in Maremma: parla ancora oggi di quelle massaie che, dovendo fare i conti con quel poco che c’era e dovendo nutrire intere schiere di persone, sapevano adattarsi con inventiva e originalità. Questi piatti saranno anche poveri, ma sono di una ricchezza di gusto, di un’esuberanza di sapore da far invidia a caviale e aragosta. La ricetta base conosceva infatti diverse varianti, a seconda che a preparala fossero contadini, pastori o carbonai e che si facesse in primavera piuttosto che in autunno. L’acquacotta poteva contare su pochi ingredienti di base già presenti in “cucina”: aglio, cipolla, baccalà, a volte del vino, olio. Tutto il resto doveva essere cercato in loco, e mescolato alle provviste. Ciò che caratterizza questa zuppa è comunque la presenza di uova, che vengono aggiunte a fine cottura, e ne rafforzano le capacità nutritive.

Mangiare in Maremma: l’atmosfera delle tipiche osterie
Per sperimentare la cucina tradizionale durante una vacanza in Maremma non vi resta che recarvi in una delle osterie tipiche dove, oltre a gustare i deliziosi piatti tipici, potrete anche assaporare un’atmosfera intrisa di ruralità, oppure assaggiare le specialità di pesce ammirando uno splendido tramonto sul mare.

Paolo Conti