Dal 19 settembre al 10 gennaio a Prato, suggestiva città di origine medievale alle porte di Firenze, si terrà “Lo stile dello Zar”. Nel Museo del Tessuto,  simbolo dell’antica tradizione tessile pratese, saranno esposte più di 130 opere, tra capolavori della sartoria della pittura italiana, che raccontano la nascita e lo sviluppo dei rapporti tra Italia e Russia.
Le quattro sezioni in cui è articolata la mostra tracciano l’incontro tra questi due paesi, simbolo del incontro tra oriente e occidente, attraverso l’analisi del legame biunivoco tra arte sartoriale e arte pittorica.
“Lo stile dello Zar “a Prato: I sezione
Nella prima sezione della mostra si trovano affascinanti produzioni italiane, tessili e pittoriche, del XIV, XV e XVI secolo. Proprio al XIV secolo risalgono i primi rapporti, di natura commerciale, tra mercanti europei e le città portuali del Mar Rosso.

Le quattro sezioni della mostra tracciano l'incontro tra Italia e Russia, simbolo dell'incontro tra Oriente e Occidente, attraverso l'analisi del legame biunivoco tra arte sartoriale e arte pittorica

In questa prima parte dello Stile dello Zar Si possono ammirare straordinari dipinti come Giovani Martiri  di Girolamo da Santacroce e Magnanimità di Scipione di Bernardino Fungai dove sono ritratti meravigliosi abiti di velluto operato con disegni in oro e argento, tipici dell’abbigliamento di corte e della Chiesa. Viceversa in alcuni pregiati tessuti del 400 vengono raffigurati soggetti dell’arte pittorica fiorentina.
“Lo stile dello Zar “a Prato: II sezione
La seconda sezione approfondisce l’analisi dei rapporti  tra l’Italia e  l’antica Moscovia , che da commerciali diventano, alla fine del XV secolo, diplomatici.

Contestualmente aumenta la presenza dei tessuti italiani negli abiti dello Zar e della Chiesa Ortodossa di cui si possono ammirare meravigliosi esempi accostati a paramenti liturgici della Chiesa Cattolica, di simile fattura.“
Lo stile dello Zar “a Prato: III sezione
La terza sezione è incentrata sulle influenze culturali reciproche tra Italia e Moscovia, testimoniate dai cambiamenti nell’abbigliamento delle classi nobiliari e mercantili.
Lo stile opulento orientale si riflette nella ricchezza degli abiti europei tra cui spicca la Zimarra, elegante soprabito maschile,  ritratta anche in numerosi dipinti.
In Russia invece il gusto italiano è rappresentato dalle sete operate degli abiti dello Zar Pietro I.
“Lo stile dello Zar “a Prato:  IV sezione
La quarta e ultima sezione è dedicata allo sviluppo dei rapporti culturali tra Italia e Russia nel corso del 700.
Durante questo secolo la corte russa si dimostra il profondo interesse per il gusto italiano ricercando e collezionando raffinate opere di ogni genere, oggi conservate presso il museo Ermitage, tra cui i quattro raffinati ricami presenti allo stile dello zar risalenti al XVII secolo e destinati all’arredamento. Altrettanto maestosi sono i tessuti utilizzati per inquadrare l’opera culmine della mostra: la Pala della Circoncisione del Cigoli,  creata per  la chiesa di San Francesco di Prato e  per la prima volta in Italia dal 1825, anno in cui confluì nelle collezioni del Museo Ermitage.

Di Eleonora Rossano