Il paradiso dei geologi
Lo si potrebbe definire il paradiso dei geologi, per la ricchezza delle sue formazioni calcaree e l’abbondanza di pietre, ma si tratta in realtà di un sentiero geologico strepitosamente bello che termina in un borgo medievale in rovina e che rivela al passeggiatore e all’amante del trekking sorprese inaspettate. Siamo a Monsummano Alto, vicino alle note terme. Ed è proprio alle spalle della rinomata Grotta Giusti che il sentiero in questione si apre, ai piedi della catena del Montalbano e a strapiombo sulla Valdinievole.

Un ideale percorso tra geologia, natura, archeologia e storia ci aspetta a strapiombo sulla Valdinievole per raggiungere i resti del borgo fantasma di Monsummano Alto.

Il sentiero conduce all’interno di due grotte, vecchie cave dismesse ora utilizzate dagli scalatori come palestra di roccia: sono la Cava Rossa e la Cava Grande, con le loro stratificazioni geologiche di grande impatto visivo.
Tesori naturalistici
Proseguendo il percorso, anche gli appassionati della natura saranno ricompensati: cespugli di origano, timo, mirto effondono i loro effluvi e ben ventiquattro sono le specie di orchidee selvatiche che si può avere la fortuna di incontrare e fotografare. Ma non è finita qui, perché al termine del cammino anche lo studioso di storia avrà la sua ricompensa.
Il borgo
Entrerà infatti a Monsummano Alto, attraverso la Porta del Mercato o Porticciola per ammirare l’antico borgo, di cui rimangono solo i resti delle mura e i ruderi di numerose abitazioni, con la torre pentagonale del XIV secolo, tracce dell’antico spedale di San Bartolomeo e l’integra porta di Nostra Donna. Ancora visibile la chiesa di San Nicola, risalente all’XI secolo, ma rimaneggiata nel XIII in stile Romanico, con tre oratori intorno (uno è diventato un ristorante) e i resti di altri edifici.

Il castello di Monsummano, oggi città fantasma di fascino mozzafiato, è già nominato in documenti del 1005, come proprietà di famiglie nobili della zona prima di passare al comune di Lucca. Fu a lungo capitanato dal noto Castruccio Castracani, il condottiero di cui spesso parla Machiavelli, che non riuscì a strapparlo dalle avide mani dei Fiorentini, di cui restò possesso fino all’800.

Altre visite
Non paghi di tanta storia, natura, geologia, archeologia, potremo allungare la nostra passeggiata verso il borgo medievale di Montevettolini, con la sua grandiosa villa medicea del XVI secolo e la Pieve di San Michele Arcangelo con dipinti di Piero di Cosimo e Santi di Tito.
Ci spingeremo dunque verso Serravalle Pistoiese, con le sue torri medievali e l’oratorio dei santi Rocco e Sebastiano, e verso il castello di Larciano, sulle pendici del Montalbano, dove svetta ancora – e si può visitare – la massiccia rocca del X secolo, sede di un piccolo museo civico.
Come arrivare a Monsummano Terme
Prendere l’autostrada E76 Firenze-Mare, uscita Montecatini Terme; seguire le indicazioni per Monsummano Terme (a 4 km).