I sotterranei di Chiusi
Un mondo pieno di suggestioni si apre sotto la piazza principale di Chiusi, ai piedi della cattedrale: è un vero e proprio labirinto di cunicoli e anfratti che prende il nome di Labirinto di Porsenna, dal mitico lucumone etrusco che sembra aver vissuto nella zona. Il labirinto, che fu usato per l’approvigionamento idrico e per drenare le acque di scarico, fu costruito in epoca etrusca e non è stato ancora esplorato completamente. Il percorso si snoda per 120 metri sino alla torre campanaria, sfociando in una cisterna romana di indiscutibile incanto.
Qualche studioso ha pensato che il labirinto potesse essere stato originariamente la famosa tomba di Porsenna di cui parla Plinio il Vecchio, che ne descrive i rari tesori e le difficoltà di percorso. Insieme ai bottini di Siena, questo labirinto costituisce una delle meraviglie underground del patrimonio toscano.
Come arrivare
In auto da nord prendere l’Autostrada del Sole A1 direzione ROMA uscita Chiusi - Chianciano Terme. In auto da Sud prendere l’Autostrada del Sole A1 direzione Firenze uscita Chiusi - Chianciano Terme.
Le catacombe di Chiusi

Dal Labirinto di Porsenna alle catacombe di santa Mustiola e di santa Caterina di Alessandra: un viaggio nel buio della storia e dei primi cristiani della Toscana.

Non meno avvincenti, le cosiddette catacombe di Santa Mustiola e di Santa Caterina d’Alessandria: duecento metri circa di gallerie ai cui lati si trovano le nicchie in cui vennero inumati i primi cristiani toscani, a cominciare dallo stesso vescovo di Chiusi Lucio Petronio Destro. Epigrafi e iscrizioni consentono di datare queste tombe ai primi anni della cristianità.
Le catacombe sono state rinvenute casualmente nel ‘600 e nell’800: erano state infatti interrate durante le invasioni barbariche, forse per evitare che i corpi venissero profanati, e sono oggi una delle testimonianze più importanti del protocristianesimo in Italia.

La catacomba di Santa Mustiola è la più grande delle due. Vi si trova il sepolcro originario della santa, che vi fu inumata nel 274 e poi trasferita nella Cattedrale di San Secondiano. Sopra la sua tomba era stata costruita una basilica che fu poi demolita nell’800. La cripta era probabilmente un’antica tomba di famiglia divenuta cristiana in un secondo tempo: è da qui che si dipartono i cunicoli della catacomba. Vi è ancora conservato un altare. L’iscrizione più antica è quella relativa a Redenta, morta nel 290.

Come arrivare
Le catacombe di Santa Mustiola si trovano a circa 3 Km dal centro storico di Chiusi. Ci si arriva percorrendo Via delle Torri, ovvero la strada che porta al lago di Chiusi e in Umbria.
Per arrivare alle Catacombe di Santa Caterina d’Alessandria percorrere invece, per circa 2 km, la strada che porta a Chiusi Scalo
Dai sotterranei alla piazza
Uscendo dalle catacombe, eccoci di nuovo nella piazza principale di Chiusi, ai piedi della concattedrale di San Secondiano, le cui fondamenta risalgono al VI secolo.
Un viaggio nelle radici stesse della Toscana, dunque, ci aspetta a Chiusi, dove si trovano le uniche catacombe rintracciabili nella regione.